Google crea una funzione rivoluzionaria per localizzare il cellulare anche quando è spento
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O Google sta sviluppando uno strumento che aiuterà a risolvere un problema serio e ricorrente per gli utenti di telefoni cellulari Android. Stiamo parlando del perdita o furto dell'apparecchio.
Con la nuova funzione "Trova il mio dispositivo", la cui creazione è stata rivelata dal sito web 91mobili, Gli smartphone rubati possono essere rintracciati anche quando sono spenti.
La funzionalità sarà simile a quella offerta da Apple sugli iPhone, il "Trova il mio dispositivo". Sui telefoni Pixel dovrebbe chiamarsi "Pixel Power-off Finder".
Con i numerosi casi di furto di dispositivi in Brasile e il conseguente rischio di uso improprio dei dati personali e delle applicazioni scaricate sul cellulare, questa funzione rivoluzionerebbe le possibilità di ricerca.
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Per implementare la funzione, Google intende costruire una rete che coprirà tutti i dispositivi Android, compreso un supporto aggiuntivo con la banda ultralarga (UWB). Questa struttura consentirà allo smartphone smarrito di connettersi ad altri dispositivi tramite Bluetooth e di trasmettere la posizione. Pertanto, la localizzazione sarà possibile anche quando è spento.
Il sito web 91mobili ha trovato prove della nuova funzione nel primo codice sorgente di Android 14. La nuova versione del sistema è stata condivisa con i produttori prima del rilascio ufficiale.
Secondo la pubblicazione, il codice contiene riferimenti a chiavi di rete Finger Network precalcolate che verranno inviate ai chip Bluetooth dei dispositivi.
Tutti avranno accesso?
Sebbene la novità sia molto attesa e desiderata dagli utenti Android, è possibile che nella fase iniziale solo pochi modelli di cellulari vi abbiano accesso. Questa limitazione sarebbe legata alla difficoltà di garantire il supporto hardware per tutti i dispositivi, puntando al funzionamento continuo del chip Bluetooth.
L'imminente versione del Pixel 8, ad esempio, sarà dotata di una tecnologia compatibile con questa funzionalità, ma non si sa ancora se la serie attuale (Pixel 6 e Pixel 7) sarà in grado di attivare la nuova funzione.
Lo stesso problema potrebbe riguardare dispositivi di altre marche. Google non ha ancora commentato ufficialmente il caso, né ha comunicato una data per il lancio dello strumento.
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