Non tutto è "made in China"! Shein firma un accordo per produrre abiti in Brasile
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Rivenditore cinese Shein L'azienda, nota in tutto il mondo per la vendita di abbigliamento online a prezzi accessibili, ha chiuso la scorsa settimana un accordo con la Companhia de Tecidos Norte de Minas (Coteminas), che appartiene all'attuale presidente della Federazione delle Industrie dello Stato di San Paolo (Fiesp), Josué Gomes da Silva, e ha reso noti i dettagli della novità.
L'accordo prevede che 2.000 clienti di Coteminas diventino fornitori di Shein. L'azienda asiatica mira così a facilitare la produzione e a servire i mercati dell'America Latina.
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Secondo il contenuto del contratto, la partnership riguarderà il finanziamento del capitale circolante e dei contratti di esportazione dei prodotti.
L'accordo arriva sulla scia delle polemiche relative all'intenzione del governo di inasprire l'applicazione della legge sugli acquisti online di prodotti sotto i 50 dollari, che ha messo rivenditori come Shein nel mirino dell'IRS.
Il proprietario di Coteminas, Josué Gomes, ha partecipato all'incontro promosso dal Ministro delle Finanze, Fernando Haddad, con i rappresentanti di Shein. L'incontro è servito a chiarire quanto accaduto e a chiudere le collaborazioni.
Figlio di José Alencar
L'uomo d'affari ha avuto un ruolo essenziale nell'incontro, in quanto ha mediato la comprensione dei fatti. Josué è il figlio di José Alencar, che è stato vicepresidente di Lula nei primi due mandati del petista.
Suo figlio, che è a capo della Fiesp, è vicino a persone del Partito dei Lavoratori (PT), in particolare a Haddad, grazie alle relazioni costruite dal padre.
Era importante raggiungere un accordo sulla situazione dei rivenditori stranieri in Brasile, alla luce delle lamentele dei produttori nazionali in merito alla possibile concorrenza sleale.
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L'intera situazione è culminata con l'annuncio di Shein di voler nazionalizzare l'85% della produzione dei prodotti venduti nel Paese entro quattro anni. La previsione iniziale è di investimenti di circa 750 milioni di reais nel settore tessile brasiliano, che dovrebbero generare fino a 100.000 posti di lavoro indiretti in Brasile nei prossimi tre anni.
L'annuncio è stato fatto un giorno dopo che il governo federale ha cancellato l'intenzione di tassare gli acquisti di beni importati al di sotto dei 50 dollari, il che avrebbe certamente colpito le vendite cinesi.