Nuova truffa che ruba i dati dei pensionati dell'INSS
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In questa nuova modalità, i criminali contattano le vittime per telefono, spacciandosi per la Segreteria nazionale delle finanze, affermando di essere collegati all'INSS e offrendo servizi di interesse per i pensionati, come i prestiti in busta paga.
È quello che è successo a una pensionata di 58 anni della Zona Nord di Rio de Janeiro. La donna racconta che, durante la telefonata, la criminale ha detto di essere della Segreteria nazionale delle finanze e di occuparsi degli interessi dei pensionati. "Ho chiesto quale fosse il sito web e l'addetta mi ha informato che non c'era nessun sito web, che si faceva tutto per telefono", ha raccontato la donna.
Secondo la vittima, nella telefonata l'hanno informata che nel suo prestito in busta paga le stavano applicando interessi esorbitanti e che avrebbe ricevuto questa differenza che le era stata addebitata in più, a causa della nuova legge sul sovraindebitamento. "Non ho nemmeno un prestito in busta paga, ma questa persona era in possesso dei miei dati bancari", racconta il pensionato.
Secondo il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, questo segretariato non esiste nemmeno, e ha anche avvertito che queste telefonate sono delle truffe. Altri nomi di organismi vengono utilizzati per applicare la stessa truffa, come il Consiglio Nazionale della Previdenza Sociale.
A luglio è stata individuata una truffa simile, in cui i criminali sostenevano che le vittime avevano degli importi arretrati da ricevere, che sarebbero stati pagati dalla Previdenza Sociale. Con questo, richiedono i dati personali e bancari dei pensionati, oltre ai depositi sui conti per rilasciare una carta.
Un'altra truffa esistente è quella in cui i criminali si spacciano per revisori delle pensioni generali e inviano documenti ai pensionati, sostenendo che i pagamenti delle pensioni sarebbero stati detratti dalla loro busta paga integrativa perché sono partecipanti a programmi di risparmio.
Secondo la Previdenza sociale, i pensionati e le pensionate non vengono contattati da questo tipo di corrispondenza. In un comunicato rilasciato, la Previdenza mette in guardia i suoi beneficiari:
Guarda anche: In un clima di commiato, McDonald's annuncia che NON venderà più patatine; capite il caso!"Previdência ribadisce ai cittadini che non richiede dati personali ai suoi assicurati per e-mail o per telefono e che non richiede alcuna forma di compenso per fornire assistenza o prestare i suoi servizi. La raccomandazione principale dell'istituzione agli assicurati è di non utilizzare intermediari per contattare Previdência e, in nessun caso, di depositare alcun importo aavere diritto a qualsiasi prestazione di sicurezza sociale".
Se ricevete una chiamata, un'e-mail o un messaggio di qualsiasi tipo, non fornite mai i vostri dati personali. Contattate sempre le agenzie di persona o attraverso i canali ufficiali. E se siete vittime di una truffa di questo tipo, presentate una denuncia alla Polizia Civile.
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